concerti Gluten free
I concerti Gluten free 2013
Il "concerto Gluten free”, in collaborazione con l’Associazione Italiana Celiachia-Toscana. Con le nostre iniziative vogliamo diffondere maggiormente e far conoscere attraverso la musica un diverso stile di vita e di alimentazione che riguarda un numero sempre maggiore di bambini, giovani e adulti. L’attività interna rivolto ai partecipanti della rete è denominata “celiaco per un giorno”.
I risultati dei progetti in crescita della stagione 2012-13:
I supermercati “Il Centro” hanno incrementato la disponibilità dei prodotti garantiti per celiaci. Alcuni prodottisono a KM zero in perfetto spirito Rete!!
L’Associazione Italiana Celiachia sarà disponibile a informare gratuitamente tutte le scuole dell’infanzia, primaria e secondaria 1° grado che aderiscono alla Rete su che cosa è la celiachia con i progetti “In fuga dal glutine” e “A lezione di celiachia”.
Pietro, celiaco per caso...
Come si vile lo scambio di ruolo: Pietro Biggioggero 14 anni
Mi chiamo Pietro, ho quattordici anni e faccio parte della Rete Regionale Flauti Toscana. Vengo dall' esperienza celiaci per un giorno, dopo la quale mi sono accorto quante difficoltà abbia una persona celiaca nella società di oggi. E' difficilissimo se non impossibile trovare da mangiare nei bar o negli alimentari e durante la mia esperienza non abbiamo trovato nulla neanche in farmacia, dove di solito ci dovrebbe essere. Insomma, nella mia esperienza non abbiamo potuto mangiare niente a parte un po' di cioccolatini trovati ad una bancarella di una fierucola. Spero che questa iniziativa possa migliorare la vita Gluten free…
UN GIORNO SENZA GLUTINE di Federica Privitera 22 anni
Un nuovo giorno inizia sempre con una domanda,cosa bolle in pentola ? Cosa e dove mangeremo oggi? Non sembra,eppure il cibo condiziona sempre le nostre giornate ed è risaputo che un buon pasto mette sempre di buon umore. Sapete com’è , al cuor non si comanda ..e neanche al proprio stomaco.
Ma non tutti possono scegliere il cibo a proprio piacimento, ci sono condizioni alimentari come la celiachia che ne limitano la scelta. Mi chiamo Federica e sono una studentessa universitaria –musicista. Ho provato un’ esperienza nuova e inaspettata. Sono diventata celiaca per un giorno! Il 15 febbraio ho trascorso una bellissima giornata a Lucca
per un impegno musicale con la Rete Regionale dei Flauti della toscana . Una città incantevole, dove non sembri mancare nulla,con le sue possenti mura, piena di arte e storia , ma a quanto pare qualcosa sembra non esserci ed è
Concerti Gluten free
l’informazione, soprattutto quando si sente parlare di celiachia. Per chi non lo sapesse, e tuttora c’è ancora qualcuno che confonde questa patologia con una comune ” allergia”, la celiachia è un’ intolleranza al glutine, che se non viene curata in modo adeguato può essere nociva alla salute .
Certo, oggi essere celiaci non è un problema, con le dovute attenzioni è possibile condurre una vita normale ,le stesse attenzioni che una società civile dovrebbe tenere in conto per le persone che hanno questa o una qualsiasi altro tipo di patologia. Ho accolto con entusiasmo la proposta di provare una dieta speciale , ma ora so che la “normalità” non è una condizione uguale x tutti. Non comprendo come una città bellissima come Lucca non sia attenta e sensibile a una causa delicata come questa. Non sono riuscita a trovare punti di ristoro o negozi che potessero offrire prodotti per celiaci e addirittura neanche una farmacia abbastanza centrale ne era provvista, l’unico dolce piacere che mi è stato concesso è stato quello di gustare qualche cioccolatino in uno stand di prodotti biologici.
Non è plausibile che sia la società a rendere diverse persone che sono uguali agli altri ,basterebbe una maggiore attenzione e sensibilità per rendere tutto più semplice . Facciamo tesoro di questa riflessione e contribuiamo tutti nel nostro piccolo a far sì che anche questo piacere “della vita” possa essere GUSTATO da tutti
UN GIORNO SENZA GLUTINE Lucca 15 aprile 2013
UN GIORNO SENZA GLUTINE di Federica Privitera 22 anni
Un nuovo giorno inizia sempre con una domanda,cosa bolle in pentola ? Cosa e dove mangeremo oggi? Non sembra,eppure il cibo condiziona sempre le nostre giornate ed è risaputo che un buon pasto mette sempre di buon umore. Sapete com’è , al cuor non si comanda ..e neanche al proprio stomaco.
Ma non tutti possono scegliere il cibo a proprio piacimento, ci sono condizioni alimentari come la celiachia che ne limitano la scelta. Mi chiamo Federica e sono una studentessa universitaria –musicista. Ho provato un’ esperienza nuova e inaspettata. Sono diventata celiaca per un giorno! Il 15 febbraio ho trascorso una bellissima giornata a Lucca
per un impegno musicale con la Rete Regionale dei Flauti della toscana . Una città incantevole, dove non sembri mancare nulla,con le sue possenti mura, piena di arte e storia , ma a quanto pare qualcosa sembra non esserci ed è
Concerti Gluten free
l’informazione, soprattutto quando si sente parlare di celiachia. Per chi non lo sapesse, e tuttora c’è ancora qualcuno che confonde questa patologia con una comune ” allergia”, la celiachia è un’ intolleranza al glutine, che se non viene curata in modo adeguato può essere nociva alla salute .
Certo, oggi essere celiaci non è un problema, con le dovute attenzioni è possibile condurre una vita normale ,le stesse attenzioni che una società civile dovrebbe tenere in conto per le persone che hanno questa o una qualsiasi altro tipo di patologia. Ho accolto con entusiasmo la proposta di provare una dieta speciale , ma ora so che la “normalità” non è una condizione uguale x tutti. Non comprendo come una città bellissima come Lucca non sia attenta e sensibile a una causa delicata come questa. Non sono riuscita a trovare punti di ristoro o negozi che potessero offrire prodotti per celiaci e addirittura neanche una farmacia abbastanza centrale ne era provvista, l’unico dolce piacere che mi è stato concesso è stato quello di gustare qualche cioccolatino in uno stand di prodotti biologici.
Non è plausibile che sia la società a rendere diverse persone che sono uguali agli altri ,basterebbe una maggiore attenzione e sensibilità per rendere tutto più semplice . Facciamo tesoro di questa riflessione e contribuiamo tutti nel nostro piccolo a far sì che anche questo piacere “della vita” possa essere GUSTATO da tutti
…CI SONO ABITUATA MA…. di Rebecca Asso 17 anni
…CI SONO ABITUATA MA…. di Rebecca Asso 17 anni
Mi chiamo Rebecca Asso, ho 17 anni e sono celiaca da quando ne avevo 4.
Oramai non faccio più caso a quanto la mia dieta possa essere rigida o limitativa, sono abituata sin da piccola a rifiutare gentilmente di assaggiare cibo, a occuparmi ogni volta che vado a cena fuori di chiamare il ristorante o la pizzeria, a consumare rigorosamente la colazione a casa. Sto aderendo ad un progetto di sensibilizzazione e di prevenzione dove i protagonisti sono i 140 ragazzi, ragazze e proff della Rete Regionale Flauti Toscana: www.reteregionaleflautitoscana.it
Nell’ultimo incontro a Lucca, ospiti dell’Istituto di Alta Formazione Musicale L. Boccherini e del maestro F. Rogai, abbiamo deciso di sperimentare una nuova strategia per verificare le reali difficoltà che un celiaco incontra nella vita quotidiana; per tutta la giornata del 15 febbraio mi sono state affiancate altre due persone, “celiache per un giorno”. La mattina stessa, in seguito a un sorteggio, furono estratti i due fortunati, Pietro di 14 anni e Federica di 21, ai quali si
era provveduto a preparare pranzo e merenda a base di riso, tortini, insalate e frutta: tutte cose che, cucinate con un occhio di riguardo per la contaminazione, non contengono naturalmente fonti di glutine.
Dopo pranzo decidemmo di documentare cosa affronta realmente un celiaco al momento in cui decide di andare a mangiare qualcosa che non sia stato precedentemente preparato. Affiancati da un cameraman di fortuna, siamo gradualmente passati dai luoghi più improbabili per i celiaci a quelli dove, se proprio non si è riusciti a procurarsi qualcosa che segua la dieta, si è sempre sicuri di trovare cibo.
Percorrendo la via principale di Lucca ci siamo affacciati in ogni focacceria, pizzeria, bar, pasticceria, ristorante, alimentari, chiedendo se c’era qualcosa senza glutine. Per ultima siamo entrati in una farmacia, “l’ultima spiaggia”. In nessuno di questi negozi davano la garanzia di avere cibo senza glutine, ovvero che non avesse naturalmente glutine, ma soprattutto che non fosse stato contaminato.
Io mi aspettavo di non trovare nulla in focaccerie, pizzerie e pasticcerie, mentre speravo che all’alimentari fossero muniti di prodotti con il marchio senza glutine. Cosa mi ha veramente colpito è che nella farmacia né avevano prodotti, né mi hanno chiesto di ordinarli, come di solito accade.
Oramai eravamo senza speranza, io ero rimasta molto male per il fatto che non avessero niente nella farmacia, e stavamo vagando sconsolati per Lucca, quando capitammo in una piazza dove si stava svolgendo una fiera del cioccolato. Ancora abbattuti ci avviciniamo alla prima bancarella il cui proprietario alla nostra domanda risponde con il solito “no, mi scusi, ma usando gli stessi macchinari possono esserci problemi di contaminazione”. Decidiamo di tentare con la seconda bancarella, e posta la stessa domanda la commessa ci guarda, guarda i diversi tipi di cioccolato e risponde: “scusatemi ragazzi, ma non sono sicura di questo tipo. Per il resto garantisco che sono senza glutine!”. Io ero tra lo sbalordito e il commosso, così come loro. Grazie alla gentile signora del cioccolato ci siamo potuti abbuffare di ogni tipo di cioccolatino che potevamo mangiare, in tutta sicurezza.